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Un Pavone per la Filarmonica: cinque cerchi neri rappresentano sia la coda del pavone aperta che il rigo musicale.
Questo si comprende sapendo che la villa cinquecentesca che ospita le attività della Filarmonica ha un bel parco popolato di pavoni; non è raro sentire i pavoni cantare durante le prove dei musicisti.
Il pavone richiama paesi esotici, nelle sue origini: proviene dall’Indocina. La musica della banda non ha confini di spazio e di tempo e spesso racconta di luoghi lontani.
Il pavone è un animale radicato nella tradizione rurale padana. Flero e Poncarale hanno genesi rurale ed ora rappresentano una sorta di limite alle frange urbane della città capoluogo che avanza. La banda, che è per sè sostenitrice di una tradizione musicale, ed il suo pavone sostengono la memoria della campagna.
Il pavone è un animale nobile. Esso diviene nelle raffigurazioni cristiane delle catacombe un simbolo di resurrezione. Nell’antica Grecia è associato al culto di Era, sposa di Zeus; ella riacquistava la sua purezza ogni volta che si bagnava nella sorgente.
Non è forse la purezza nel suo senso più ampio e metaforico a rendere così amata la musica?